Hermès e la prima borsa in pelle… derivata dai funghi

Sempre più consumatori di articoli di lusso scelgono di acquistare i prodotti dei brand più iconici del mercato purché siano, oltre che fashion, anche rispettosi dell’ambiente. Lo sa bene Hermès che ha scelto di presentare la sua iconica borsa modello Victoria realizzata in un materiale decisamente innovativo.

Essere sostenibili è diventato ormai sinonimo di glamour.

Sempre più consumatori di articoli di lusso scelgono di acquistare i prodotti dei brand più iconici del mercato purché siano, oltre che fashion, anche rispettosi dell’ambiente.

Lo sa bene Hermès che ha scelto di presentare la sua iconica borsa modello Victoria realizzata in un materiale decisamente innovativo: si chiama Sylvania ed è una pelle vegan realizzata con il processo Fine Mycelium.

Il nome del processo di realizzazione del materiale fa già intuire la sua origine: si tratta di funghi; naturalmente tra i più pregiati.

La borsa Victoria va ad arricchire così la collezione di It bags.

Questi oggetti della casa Hermés sono tra i più amati dalle fashion victims di tutto il mondo, ma con un’attenzione del tutto rinnovata per i materiali e l’ecosostenibilità.

La pelle ecologica di questa borsa nulla toglie all’estrema qualità, anzi ne aggiunge fascino.

La pelle derivata dal trattamento dei funghi risulta morbidissima al tatto, resistente, con raffinati rilievi e un colore ambrato che non possono non ricordare proprio i tesori del bosco.

Questo materiale è fatto per durare nel tempo e per dare ad ogni possessore di Victoria sensazioni di lusso e glamour.

Hermés ha scelto di puntare su Sylvania, materiale che si basa sulla capacità vegetativa dei miceli di legarsi ad altri materiali e creare così un valido sostituto della pelle tradizionale.

Frutto di una collaborazione con Hermès iniziata tre anni fa, Sylvania è molto più ecologico dell’ecopelle (a base di plastica), proprio perché realizzato a partire da un materiale completamente organico.

Il prezzo di questa bellissima borsa Hermés?

Si aggirerà intorno ai 5000 euro, in linea con la versione bag in vitello, in modo da offrire al proprio pubblico un’alternativa sostenibile.

L’azienda americana non è l’unica ad aver capito il potenziale dei materiali sostenibili per l’industria moda.

Sono sempre di più le start up che mettono a punto alternative alla pelle animale.

Un esempio?

Mylo di Bolt Threads, un altro pellame ricavato dal micelio, che ha avuto il sostegno di un consorzio formato da Adidas, Stella McCartney, Lululemon e Kering.[:]

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