Si chiama Chapter, ha aperto a Roma ed è il primo di una serie di hotel dal lusso accessibile e dall’animo smart-rock. Interni sofisticati, chic e insieme underground.
L’hotel Chapter è un quattro stelle dalla corazza antica – il palazzo, infatti, risale alla fine del 1800 – convertito dal designer sudafricano Tristan Du Plessis e da un «golden team» di artisti, artigiani e arredatori, in un luogo iper contemporaneo: 42 camere tra standard e superior, tutte in stile minimal e cosmopolita, luci soffuse e morbidi sofà, opere d’arte contemporanea (splendido il murales della street artist Alice Pasquini), materiali all’avanguardia e soluzioni industrial-chic in cui i contorni della classica hôtellerie perdono ogni cliché.
Quello che fa la differenza in un hotel di lusso al passo coi tempi
dice l’imprenditore romano Marco Cilla che già promette nuove aperture in giro per l’Italia
è l’esperienza che si riesce a regalare ai propri ospiti, accolti non come un anonimo turista ma come il protagonista del nostro servizio
L’offerta gastronomica si arricchisce – in attesa del ristorante vero e proprio la cui inaugurazione è prevista nei prossimi mesi – con «Market», il concept dal cuore bio a metà tra un corner-mercato (dove chiunque può acquistare frutta e verdura di stagione) e un salad bar; il tutto in un ambiente eco-friendly realizzato in legno e materiali riciclabili.[:]